SOTTO ASSEDIO!
Pallettoni e intimidazioni contro chi lavora per il cambiamento!
Questo il titolo e il sottotitolo del comunicato-stampa che ha diramato il movimento di Comunità Libere di cui fa parte il Consorzio Sociale GOEL.Di seguito il testo integrale del comunicato.
Cosa hanno in comune:
– lo “scippo” di una delicata indagine, condotta da un magistrato a cui viene negata la possibilità di indagare sulla massoneria deviata e su un sistema politico/mafioso di gestione delle risorse pubbliche;
– due devastanti attentati contro il Centro Polifunzionale “Magna Grecia” del Comune di Ardore, gestito da una impresa di giovani che cercava di creare opportunità di lavoro e di aggregazione nel territorio;
– i ripetuti attentati presso il Centro Giovanile Salesiano di Locri, cuore della Pastorale Giovanile della Diocesi, per impedire ad una ditta di condurre importanti lavori di ristrutturazione;
– la pesante lettera minatoria recapitata nei giorni scorsi alla senatrice Maria Grazia Laganà;
– le insistenti voci di sfratto della Comunità di Liberazione di Gioiosa Jonica (tra i fondatori del Consorzio Goel) da una struttura pubblica ottenuta con regolare contratto di affitto e ristrutturata ripetutamente a proprie spese, proprio nel mentre la ditta che sta eseguendo uno dei tanti lavori di miglioria viene derubata;
– un clamoroso furto in pieno centro ad un bravo commerciante di materiale edile a Gioiosa Jonica, Francesco Attachi, impegnato nel sociale, e ancora altri furti ed intimidazioni in tutta la zona;
– l'ennesimo pesantissimo attentato intimidatorio alla cooperativa sociale Valle del Marro, che ha provocato sgomento e ingenti danni ad una importantissima esperienza del nostro territorio.
Tutto ciò cosa ha in comune?
- chi viene colpito è qualcuno che, in modo o nell'altro, pone forti istanze di giustizia e/o di cambiamento o, se non altro, di resistenza;
- sono tutte storie di vero e proprio assedio psicologico e materiale nei confronti delle vittime designate, quasi mai atti fini a se stessi;
- lo Stato Italiano continua ad essere incapace di prevenire, difendere e punire tali gesti;
-
la maggior parte mass-media italiani continuano ad essere praticamente indifferenti e
noncuranti di ciò che avviene in questo lembo di terra; nemmeno gli omicidi vengono ormai
resi noti nei quotidiani e nelle tv nazionali.
Avantieri l'ennesima gravissima intimidazione che conferma drammaticamente questa tendenza.
Esiste a Gioiosa Jonica una storica associazione che lavora da anni per la prevenzione della devianza minorile e giovanile: si tratta dell'associazione “Don Milani”, il cui presidente, Francesco Rigitano, è responsabile del locale coordinamento di Libera della Locride e si è distinto in passato per rischiose ed efficaci prese di posizione contro la 'ndrangheta locale. Il “Don Milani” e la vicina Comunità di Liberazione, da anni si contrappongono alla 'ndrangheta a Gioiosa Jonica e nella Locride. Da un po' di tempo l'associazione “Don Milani” aveva anche costruito un campetto di calcio a beneficio di tutto il territorio. Il chiosco di quel campetto viene inizialmente derubato. A distanza di pochi giorni vengono ritrovate dentro il chiosco ben 6 cartucce caricate a pallettoni poste in bell'evidenza. Il messaggio intimidatorio è chiaro, diretto, pesante e preoccupante.
Adesso è veramente troppo!!
Lo Stato dica quali sono le sue reali intenzioni?
Vuole ancora governare la nostra regione o vuole lasciare i suoi cittadini in balia della 'ndrangheta e della massoneria deviata?
Credo che ormai non si possa più ignorare che quanto sta accadendo in Calabria rappresenta una grave emergenza democratica per tutto il paese.
Chiediamo dunque un immediato e duro intervento delle forze dell'ordine che affermi chiaramente chi è l'autorità costituita nella Locride e in Calabria. Temiamo imminenti tragici epiloghi. Se non si interverrà adeguatamente riterremo il Governo corresponsabile di quanto potrebbe ancora accadere!
Facciamo anche appello alla società civile di tutte le regioni in Italia, alle amministrazioni locali, alle imprese, alla gente comune, al fine di:
– far sentire allo Stato centrale il peso di una situazione drammatica,
– richiamare al suo dovere questo Governo che pare ormai non abbia più tra le proprie priorità la
distruzione della 'ndrangheta e dei poteri deviati.
A Francesco Rigitano, alla cooperativa sociale Valle del Marro, all'associazione Libera della Locride e della Calabria, all'associazione “Don Milani”, a tutte le vittime, manifestiamo la nostra più convinta vicinanza e solidarietà; continueremo certamente a sviluppare con loro una forte sinergia e collaborazione contro il comune nemico.
Catanzaro, 2 maggio 2007
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