No ad un avvocato colluso con la mafia a Locri
Riportiamo il comunicato diramato da Comunità Libere, condividendo indignazione e preoccupazione per la decisione assunta dall'Ordine degli Avvocati di Locri di accogliere tra i propri iscritti un avvocato già radiato dall'Ordine forense di Palermo.
Con profonda indignazione e crescente preoccupazione prendiamo atto della grave decisione, assunta dall'Ordine degli Avvocati di Locri, di accogliere tra i propri iscritti il sig. Domenico Salvo, già radiato dall'Ordine forense di Palermo perché considerato interlocutore privilegiato dei boss Filippo e Giuseppe Graviano, mandanti dell'omicidio di don Pino Puglisi. E' sconcertante apprendere che proprio in concomitanza con le celebrazioni per il quindicesimo anniversario della barbara uccisione di don Puglisi, un'importante organo, quale è quello che rappresenta l'avvocatura locrese, nell'ombra, decida di annoverare tra i suoi aderenti un condannato per mafia, già espulso dal proprio Ordine di appartenenza.
Perché non si è provveduto ad avviare un'indagine seria e rigorosa sulla provenienza e i trascorsi giudiziari del sig. Salvo? Perché non si è adeguatamente interloquito con l'Ordine di Palermo? Qualcuno adesso risponderà che sono state rispettate tutte le regole in materia, ma può il puro formalismo legalistico giustificare una decisione di questa portata?
In Calabria c'è bisogno di professionisti liberi, seri e coerenti con i principi costituzionali sui quali si presta un impegnativo giuramento.
Non possiamo, allora, tacere il nostro sdegno di fronte a questo grave fatto, che offende soprattutto l'onorabilità di tutti quegli avvocati che, quotidianamente, svolgono la propria professione con dignità e rigore.
Bene ha fatto il Procuratore della Repubblica di Locri ad aprire un'inchiesta in merito; auspichiamo, tuttavia, che anche al proprio interno l'avvocatura locrese sappia riscoprire coerenza e trasparenza, ripensando la decisione assunta.
Lo si deve ai cittadini, agli avvocati onesti e per bene, ma, soprattutto, alle vittime di mafia, che vedrebbero riabilitata una persona che, per lunghi anni, ha favorito progetti di morte e di oppressione.
24 Settembre 2008
Altre news
A seguito di una udienza svolta con rito abbreviato presso il Tribunale di Locri con giudice il dott. Andrea Bonato, si conclude così il primo...
A monsignor Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi (destinatario di un bossolo di proiettile ritrovato nella sua cassetta postale) e a tutta la Chiesa locale diciamo di non arr...
La liberazione della Calabria dalla 'ndrangheta, dal malaffare e dalle massonerie deviate è in corso. Sappiamo bene che le azioni che vanno nella direzione d...