Lettera di Mons. Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta
Pubblichiamo la lettera di solidarietà e apprezzamento di Mons. Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta, che aderisce all'Appello per la Locride e la Calabria.
Carissimi Amici,
ho appreso dell'iniziativa da Voi promossa a Locri il prossimo 1 marzo e Vi scrivo, oltre che per aderire al Manifesto, per esprimervi la mia solidarietà per il momento difficile che state attraversando e il mio apprezzamento per tutto quello che continuerete a realizzare nei prossimi anni.
Vivete e lavorate in una terra martoriata - come molte aree del nostro sud - dove la presenza opprimente della criminalità spesso si associa alla sordità di una politica incapace di ascoltare e di rispondere ai bisogni vitali degli uomini e delle donne, primo fra tutti il lavoro. Proprio la mancanza di opportunità lavorative costringe molti giovani - con non poche sofferenze - ad emigrare impoverendo ancora di più il Meridione.
Di fronte a questa gravissima situazione Voi avete deciso di resistere e la scelta che avete compiuto di creare opportunità lavorative nella Vostra terra - in qualche caso proprio su terreni confiscati ai mafiosi e restituiti alla società perché tornassero ad essere cosa pubblica - è una vera scelta di liberazione, che contribuisce non solo a far rinascere i territori ma restituisce dignità e speranza a tanti giovani che potrebbero essere tentati dalle illusioni della criminalità che promette onore e rispetto. Ma che, come avete scritto Voi stessi all'indomani della strage compiuta dalla 'ndrangheta a Duisburg, in Germania, lo scorso 15 agosto, è solo un "grande imbroglio" : "Si entra nella 'ndrangheta col mito del "rispetto"- scrivevate -, con la certezza che prima non sei nessuno e poi tutti ti rispetteranno e ti temeranno. Si entra pensando di poter contare sull'amicizia e sulla solidarietà di tutta l'onorata società, dento e fuori il nostro paese. Si entra pensando di fare soldi, tanti soldi, per garantire alla propria famiglia uno stile di vita da signori, per costruire un avvenire ai figli. Si entra perché l'onorata società ha amici influenti, che possono garantire lavoro e buone raccomandazioni per ottenere tutto quello che serve e che altrimenti non si otterrebbe mai". Ma, in realtà "solo pochi faranno i soldi, gli altri faranno la fame" , o verranno ammazzati, senza alcun rispetto.
Personalmente, e in quanto vescovo della diocesi di Caserta - territorio altrettanto devastato dalla presenza invasiva della criminalità e sopratutto da una cattiva politica talvolta collusa con la criminalità e sempre più di frequente promotrice di attività illegali attraverso la prassi della raccomandazione e della gestione privata e partitica degli incarichi pubblici - Vi esprimo la mia più convinta solidarietà e vicinanza per le gravi difficoltà che state vivendo anche a causa della moltiplicazione della intimidazioni alle vostre aziende cooperative e del trasferimento del carissimo padre vescovo Giancarlo Bregantini che sò quanto Vi ha sostenuto all'inizio e durante il Vostro cammino di liberazione. Per questo motivo Vi invito a non farvi sopraffare dalla paura e dalla paura della solitudine, proseguite con forza il percorso di trasformazione e speranza che avete iniziato, lo dovete a voi stessi, alle Vostre care famiglie e ai tanti per i quali siete divenuti riferimento per il futuro della Calabria e dell'Italia.
Tutti i cittadini onesti sono con Voi.
Caserta, 20 Febbraio 2008
Raffaele Nogaro - vescovo
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