la Diocesi Locri-Gerace su notizie ad "intento diffamatorio"!
Pubblichiamo il comunicato stampa integrale diramato dalla Diocesi di Locri–Gerage in merito ad alcune notizie apparse su testate giornalistiche, regionali e nazionali, che forzatamente ed arbitrariamente coinvolgono l'attività pastorale svolta presso il Santuario di Polsi.
Diocesi di Locri-Gerace
Ufficio Stampa
In merito ad alcune notizie apparse oggi su diverse testate giornalistiche, regionali e nazionali, che forzatamente ed arbitrariamente coinvolgono l'attività pastorale svolta presso il Santuario di Polsi, si precisa quanto segue.
- Il 13 settembre u.s. S.E. mons. GianCarlo Maria Bregantini è arrivato presso il Santuario di Polsi intorno alla 21 per presiedere la veglia di preghiera, in occasione della festa dell'Esaltazione della Croce che si celebra il 14 settembre; veglia organizzata ed animata dalla parrocchia di Santa Cristina d'Aspromonte, patria natia del pastorello che nel 1144 trovò il toro inginocchiato davanti alla "croce fiorita" che da allora si venera presso il pio luogo.
- La pace che si è costruita a San Luca è anche il frutto di una lunga opera di riconciliazione sul piano spirituale e culturale, iniziata dopo il Natale 2006 e sostenuta da tante iniziative parrocchiali e diocesane (si ricorda in particolare la missione straordinaria vissuta in tutta la vallata del Bonamico durante la Quaresima) rafforzate dal legame con il Santuario di Santa Rita, di Cascia, e culminata nel gesto di perdono della famiglia Giorgi durante il funerale del proprio figlio. Questo è il vero itinerario iniziato dalla Chiesa di Locri-Gerace lungo il faticoso cammino della riconciliazione. Va inoltre testimoniato che accanto all'opera spirituale c'è stata un'attività investigativa efficace, preventiva e repressiva, da parte delle forze dell'ordine che ha prodotto risultati positivi.
- Il titolo virgolettato che inopinatamente ha utilizzato "la Stampa" non trova nessun riscontro nelle confuse dichiarazioni riportate nell'articolo. Da tutto questo si ricava come non si possa non vedere un chiaro intento diffamatorio, che disonora il giornale stesso. A tal proposito, la Diocesi si riserva di intraprendere (fatto mai avvenuto) le vie legali per tutelare l'immagine e l'opera svolta dai suoi membri.
- L'amarezza che resta nel cuore nostro e dei lettori della Locride è constatare come, ancora una volta, in Calabria ci sia una tale bassezza culturale che tende sempre di più, senza scrupolo né vergogna, a denigrare la propria terra. Mai in altre regioni avremmo visto cose simili e tanto assurde.
Locri 18 novembre 2007. ore 20,30
L'Ufficio Stampa
Diocesi Locri-Gerace
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