GOEL per il progetto Reinsediamento a Sud
Il Consorzio GOEL è ente attuatore a Caulonia del progetto “Reinsediamento a Sud”, di cui è titolare il Comune di Riace in collaborazione con il Comune di Caulonia. Più volte sulla stampa locale sono stati fatti richiami impropri al progetto gestito dal nostro Consorzio, collegandoli - anche senza accuse dirette nei nostri confronti - a fatti o competenze, pregressi o attuali, di nostra responsabilità nella qualità di ente attuatore.
È ovvio che tali affermazioni, così come spesso sono state riportate e strutturate, ledono il buon nome e la serietà del nostro operato, dimostrata oggettivamente dalle frequenti verifiche ministeriali che hanno sempre dato il più ampio riscontro positivo all'azione da noi svolta e ai risultati ottenuti, sulla base di indicatori oggettivi valutati in loco e raffrontati ad altre esperienze similari in Italia.
Il progetto “Reinsediamento a Sud” mira a sperimentare nuove forme di integrazione sociale a forte valenza pedagogica, col fine di creare integrazione con la popolazione locale ed emancipazione dei gruppi accolti: si sta tentando di superare le tradizionali forme di assistenzialismo, che in questi casi creano dipendenza e non autonomia e progettualità di vita dei migranti accolti. Il dialogo interculturale e i percorsi educativi/emancipanti richiedono però una forte professionalità del lavoro sociale che mal si coniuga con una visione pietistica e consolatoria dell'assistenza sociale, spesso proveniente da chi non ha alcuna competenza socio-educativa. La serietà di un lavoro di questo tipo non sempre si misura con la benevolenza dei beneficiari nel breve termine, così come sa chiunque conosce bene il “ruolo” dell'educatore.
A ciò si deve aggiungere che a nessuno è lecito fare delle persone che provengono da percorsi di sofferenza ed emarginazione, terreno di scontro politico, ideologico o magari per bel altre motivazioni o interessi!
GOEL, dunque, non tollererà più alcuna comunicazione falsa e/o di valenza diffamatoria (diretta o indiretta) che non sia capace di produrre riscontri oggettivi alle accuse riportate, o che coinvolga strumentalmente le persone deboli disinvoltamente esposte sulle pagine della stampa. Pertanto, fin d'ora, si riserva di porre in essere tutte le azioni legali necessarie per tutelare la verità e la serietà del proprio lavoro sociale sul territorio.
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