Festivita' 2020: gli auguri di GOEL - Gruppo Cooperativo
«Natale è arrivato. Natale 2020. È tempo di auguri. Ma mi sono chiesto, in tutta coscienza, quali auguri diramare dall’isolamento sociale in cui abbiamo dovuto rifugiarci? In un tempo di pandemia, in cui abbiamo imparato a temere gli abbracci, una delle espressioni più dense di amore e di umanità, come facciamo a dirci Buon Natale? La speranza è stata messa a dura prova in questo 2020 e, senza la speranza, gli auguri rischiano di essere solo una consuetudine.
Mi sono allora fermato a riflettere. Anche nelle situazioni più drammatiche, passa un sentiero di umanità che va individuato raccogliendo tra le mani quel residuo di speranza che ci mantiene vivi e per cui continuiamo a lottare.
Questa pandemia, le disastrose conseguenze economiche e sociali, immediate e future, riguardano tutto il mondo. Non è un problema di una sola nazione o di una parte del mondo: è tutta l’umanità colpita, insieme, nello stesso momento. Certo, il mondo non è uguale e le conseguenze nemmeno, ma nessuno è stato risparmiato. Da questa universalità nella sofferenza, nasce l’opportunità straordinaria di tornare a ciò che ci lega e ci rende tutti sorelle e fratelli, indipendentemente dalle nazioni, dalle latitudini, dai continenti. L’umanità è ciò che ci lega, e potremo tornare ad abbracciarci solo se uniremo gli sforzi, percependoci “insieme” e “umani”, in qualunque parte del mondo ci troviamo.
La sofferenza, inoltre, ci costringe a tornare all’essenziale: ridimensiona i deliri di onnipotenza e rende gli egoismi ancora più insensati. Quanto appaiono penosi in questo momento le mafie, i terrorismi, i poteri di morte, gli imperialismi, i razzismi. Quanto intollerabile ci appare la politica servile, litigiosa e corrotta. Quanto insopportabili sono gli interessi di parte e gli egoismi economici di fronte alla devastazione della pandemia e delle sue catastrofiche conseguenze.
L’etica e il bene comune sono l’unica via d’uscita verso il futuro. Se non li prediligiamo, ora più che mai, e se non li coltiviamo con intelligenza, non “ripartiremo”. E lo dobbiamo fare cooperando.
In questi mesi abbiamo imparato a collegarci con tutti, dovunque, attraverso Internet. Continuiamo a coltivare questa attitudine: un mondo unito e senza barriere geografiche, dove sia così semplice incontrarsi, affrontare insieme problemi, scambiarci soluzioni, o anche solo sorriderci e incoraggiarci.
Usciamo uniti da questa pandemia. Usciamone facendo trionfare il bene comune e la nostra umanità. Utilizziamo questo dramma per scrollarci di dosso tutte le idiozie grette, limitate e obsolete, che ci hanno portato sull’orlo del collasso.
È questo l’augurio di Buon Natale e di Buon 2021 che, da parte di tutto GOEL, vi voglio porgere».
Vincenzo Linarello, presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo
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